Domanda su malattia e licenziamento

Buongiorno, vorrei sottoporvi un caso realmente accaduto:
Un lavoratore di una ditta di pulizie in condominio regolarmente assunto, durante l’orario di lavoro, rimane bloccato con la schiena per cercare di spostare un sacco dell’immondizia molto pesante lasciato lontano dall’area bidoni. Si reca in ospedale e questi oltre alle cure scrivono che deve rimanere a riposo per 5 giorni. Il lavoratore avverte il datore di lavoro e questi inizia a fargli un sacco di storie, a dire che ha già fatto un sacco di assenze per malattia, prima problemi sempre relativi alla schiena e poi il Covid, e che insomma non era molto contento, che non ci si può comportare così e che se lui non sarebbe venuto a lavorare il condominio sarebbe stato scoperto. Il lavoratore allora non ha detto nulla alla sua dottoressa, ha preso solo un giorno di permesso, si è messo un busto, e il giorno dopo si è presentato al lavoro, cercando di fare quello che poteva.
Il lavoratore ha avuto paura che la ditta potesse licenziarlo.

Io penso che a fronte della documentazione dell’ospedale non avrebbe avuto nessun appiglio per licenziarlo, e se fosse accaduto lui si sarebbe potuto rivolgere ad un giudice per essere reintegrato.
Il condominio avendo con la ditta un contratto per servizi ha una responsabilità comunque su chi fa lavorare o no?
Voi cosa ne pensate?

Alcune considerazioni: al lavoratore sono stati assegnati strumenti idonei alla movimentazione dei sacchi della spazzatura? Al lavoratore è stato fatto un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro? Il lavoratore aveva informato il datore di lavoro del rischio relativo alla movimentazione dei sacchi della spazzatura (avrebbe potuto giustamente rifiutarsi senza condizioni di sicurezza della mansione)?
Colgo l’occasione di sottolineare l’importanza dei corsi di formazione salute/sicurezza nel lavoro prima di svolgere qualunque mansione lavorativa.
Un caro saluto a tutti.